mercoledì 24 marzo 2010

Un'idea con cioccolato e nocciole


Un'idea copiata ad Elga di Semi di Papavero per una crema golosa al cioccolato e nocciole a base di latte condensato.

Aggiungendo un po' di più di latte condensato e tritando le nocciole finissime diventa una Simil-Nutella da spalmare. Riducendo il latte condensato e tritando le nocciole grossolanamente diventa un ripieno per cioccolatini oppure, aggiunta alla panna o alla Chantilly, una crema per farcire torte.

Se non saprete che fare della cioccolata delle uova di Pasqua provatela !!!



Crema al latte condensato, cioccolato e nocciole

da 200 a 300 gr. di latte condensato zuccherato
90 gr. di cioccolato fondente (al 60% di cacao) ma anche cioccolato al latte
20 gr. di cacao amaro in polvere
60 gr. di nocciole tostate

Preparazione:

Tritate le nocciole ( più o meno finemente a secondo dell'uso che si vuol fare della crema) ed unirle al cioccolato fuso , al latte condensato ed al cacao.

Mescolare bene. Lasciar raffreddare e conservare in frigo.


N.B.: Guardando questa ricetta di Araba Felice mi viene anche voglia di provarla con il burro di arachidi o le arachidi tostate : )

martedì 23 marzo 2010

Au revoir hiver !


La prima domenica di primavera, cielo coperto e pioggerellina. Si pranza tardi e Laura chiede un po' di pane e prosciutto, mio marito pela gli spicchi d'arancio, Fabrizio dorme.

A pranzo Laura assaggia la pasta con il pesto di arance e finocchi: "Bleah..non mi piace !!!".
Le metto a tavola la pasta ed i calamari in bianco che le avevo tenuto da parte e mio marito mi guarda come se avessi tirato fuori un coniglio dal cappello.

Intanto si gusta il suo piatto di pasta che, nonostante Laura non sia d'accordo, è il piatto con il pesto più gustoso e profumato che, dice, lui abbia mai mangiato.



Anelli giganti con calamari e totani al pesto di arance e finocchio ( ricetta scopiazzata a Filippo La Mantia *)


Ingredienti per 6 persone:

500 gr. di anelli giganti o calamarata ( pasta di semola di grano duro)
800 gr. tra totani e calamari già puliti
200 gr. di polpa d'arancia (pelata a vivo)
150 gr. di finocchio
1 manciata di foglie di basilico
1 manciatina di foglie di menta
1 mazzetto di finocchietto
2 cucchiai di capperi dissalati
50 gr. di mandorle
50 gr. di mollica di pane
50 ml di olio evo
sale q.b.


Preparazione:

Tagliare i totani e i calamari e cuocerli in abbondante acqua leggermente salata, a cottura scolarli ma tenendo l'acqua di cottura dove faremo cuocere la pasta.

Nel frattempo nel mixer tritare, mettendoli nell'ordine, la polpa di arance, il finocchio, il basilico, il finocchietto , la menta,i capperi, le mandorle e la mollica di pane ( questi ultimi due ingredienti devono essere leggermente tostati in precedenza) e, poi, l'olio. Aggiustare di sale.

Il pesto deve risultare morbido affinché la pasta sia sufficientemente condita e non asciutta.

Scolare la pasta al dente aggiungere i molluschi bolliti e condire con il pesto.

Servire.

( * il pesto, o meglio, i pesti di agrumi di Filippo La Mantia li ho scoperto qui grazie a Sarah di Fragole & Limone. Ma confondendomi ho messo insieme due diverse ricette di La Mantia : )


venerdì 19 marzo 2010

I fiori nel piatto ed i libri nella testa




Scrivo qui il mio meme dei libri e della vita che ho visto da Cinnamomo e Peperoncino e da Stella di Sale.
E lo lascio a chi vorrà farlo :)


Sei un uomo o una donna ?
La donna abitata - Gioconda Belli

Descriviti:
La madre che mi manca - Joyce C. Oates

Come ti senti ?
La mucca viola - Seth Godin

Descrivi dove vivi al momento:
La casa degli spiriti - Isabel Allende

Se potessi andare ovunque, dove andresti ?
A casa per Natale - David Baldacci

Cosa avresti voluto fare da grande:
Il grande Gatsby - Francis Scott Fitzgerald

La cosa che ti fa soffrire maggiormente:
Le anime morte - Nikolaj Gogol

Una cosa che non farai mai:
L'idiota - Fedor Dostoevskij

Tu e il/la tuo/a miglior amico/a siete...?
Le menzogne della notte - Gesualdo Bufalino

Cosa ti manca:
La maga delle spezie - Chitra B. Divakaruni

La stagione in cui ti senti più vivo:
Sogno di una notte di mezza estate - William Shakespeare

Momento preferito della giornata:
La colazione dei campioni - Kurt Vonnegut

Se la tua vita fosse uno show televisivo,come si chiamerebbe ?
Se una notte d'inverno un viaggiatore - Italo Calvino

Che cos'è la vita per te ?
Mille anni che sto qui - Mariolina Venezia

Un anno che non si può dimenticare:
Il giro di boa - Andrea Camilleri

La tua relazione:
Il giorno prima della felicità - Erri De Luca

Hai paura di...?
La noia - Alberto Moravia

In alcuni momenti ti senti ...
Le braci - Sandor Marai

Un luogo in cui non sei mai stato:
L'isola di Arturo - Elsa Morante

Mezzo di trasporto preferito:
Fantasia - Matilde Serao

Qual è il miglior consiglio che tu possa dare ?
La vita è altrove- Milan Kundera

Una cosa di cui sei consapevole:
L'arte del dubbio - Gianrico Carofiglio

Ogni tanto pensi che...
Perle ai porci - Kurt Vonnegut

Di cosa hai bisogno in questo momento:
Un altro giro di giostra - Tiziano Terzani

Ogni tanto ti domandi...
Se solo fosse vero - Marc Levy

Pensiero della giornata:
Il gusto proibito dello zenzero - Jamie Ford

Se potessi riavere indietro qualcosa dalla vita cosa vorresti ?
Mio padre - Carlo Cassola

Il tuo motto:
La banalità del male - Hannah Arendt


E poi come si passa da Hannah Arendt ai carciofi ? : )



Carciofi ripieni di olive e capperi su salsa rossa (da Cucina Naturale di febbraio 2010)

Ingredienti per 2 persone:

4 carciofi
8 olive nere morbide
2 cucchiai di capperi
1 manciata di pane raffermo ammollato nel latte
1 mazzetto di prezzemolo
3 tazzine d'acqua
200 ml di passata di pomodoro
mezza cipolla
1 spicchio d'aglio
origano q.b.
2 cucchiai di olio evo
sale q.b.

Preparazione:

Pulire i carciofi e metterli in acqua fredda acidulata.
Nel frattempo tagliare con la mezzaluna le olive, i capperi ed il prezzemolo ed aggiungervi il pane ammollato nel latte e spezzato grossolanamente. Aggiustare di sale.

Aprire i carciofi e riempirli con il composto alle olive. Disporli in una teglia della grandezza appena sufficiente a contenerli in piedi. Mettere sul fondo un cucchiaio d'olio e lo spicchio d'aglio e far rosolare per 5 minuti; poi aggiungere le tazzine e lasciar cuocere , con il coperchio, per altri 30 minuti.

Preparare la salsa facendo rosolare in una padella l'altro cucchiaio d'olio con la mezza cipolla affettata sottilmente e aggiungendovi, poi, la passata di pomodoro. Far cuocere fino a quando non raggiunge la consistenza desiderata, salare ed aggiungere l'origano.

Servire i carciofi caldi sulla base di salsa.

giovedì 18 marzo 2010

Agretti.....Mamma che buoni !!


Ho aspettato un anno intero, ma alla fine sono ritornati. Chi?? !! Gli agretti !!!!

Eppure era una verdura che non avevo mai mangiato prima e che ho scoperto l'anno scorso leggendo questo post di Mamma..che buono !

Nadia, giovane donna ischitana che vive da poco a Roma , è diventata così per me la "signora degli agretti":)

Andate al suo blog ( che aggiorna quasi quotidianamente....forse la prima foodblogger italiana che lo abbia fatto) per le altre ricette con gli agretti: la frittata, l'insalata con le uova di quaglia, il minestrone.

Ci troverete ricette mai banali che abbinano prodotti regionali ( grazie anche alla collaborazione con TerraSolis ed Esperya) che ingolosiscono ogni volta.

Io intanto vi presento la sua ricetta della pasta con gli agretti ( con le solite mie piccole modifiche : )



Fettucce (fettuccine) con agretti (barba di frate) e ricotta

Ingredienti per due persone:

350 gr. circa di agretti ( un mazzetto ancora da pulire)
150 gr. di fettucce ( pasta secca all'uovo)
100 gr. di ricotta vaccina
1 cucchiaio d'olio
1 spicchio d'aglio
sale q.b.

Preparazione

Pulire gli agretti e cuocerli per circa 5 minuti in acqua bollente salata.
Nel frattempo riscaldare l'olio con l'aglio in una padella, sollevate gli agretti dalla pentola con un mestolo forato e lasciarli insaporire nella padella.

Nella stessa acqua di cottura degli agretti cuocere le fettucce. Scolarle al dente ed unirle agli agretti insieme alla ricotta. Mescolare e servire.

martedì 16 marzo 2010

Latte condensato home made




Ho scoperto il latte condensato usandolo come ingrediente insieme al mascarpone e la panna per farcire le torte (qui) o per preparare il tiramisù ( qua). Per non parlare delle tante mousse, bavaresi e cheese cake nei quali è un ingrediente indispensabile.

Insomma in una dispensa di una cuoca non a dieta : ) pronta alle emergenze ed alle improvvisate dovrebbe esserci del latte condensato.

Ma com'è fatto il latte condensato ?

Si tratta di latte fatto cuocere a lungo insieme allo zucchero.

Il latte condensato zuccherato, in passato, rappresentava un modo di conservare il latte che non veniva consumato quotidianamente: il processo di cottura con l'aggiunta dello zucchero permette, infatti, di ridurre la proliferazione dei batteri e ne consente la conservazione più a lungo.

Poiché molto calorico era anche usato come ricostituente e poteva essere portato nei viaggi quando non era possibile trovare latte fresco ( ed è così che forse sono nati molti dolci latino-americani :)

Attualmente credo che nel processo di produzione industriale sia ottenuto partendo da latte in polvere, acqua e zucchero.

Io ho provato a farlo secondo il metodo più tradizionale usando latte intero ( preferibilmente crudo) e zucchero e facendo cuocere per il tempo giusto affinché non diventi dulce de leche : )



Latte condensato home made


Ingredienti per 700 gr. di latte condensato:

1 litro di latte intero Alta Qualità o latte crudo
300 gr. di zucchero


Preparazione:

Mettere il latte e lo zucchero in una pentola che abbia almeno una capacità doppia e lasciar cuocere a fuoco moderato per circa 1 ora e mezza mescolando ogni tanto per tenere pulite le pareti della pentola (altrimenti, com'è successo a me, il latte che caramellizza sui bordi rende il latte condensato leggermente più scuro di quello che si trova in commercio ...ma la consistenza è la stessa).

Lasciar raffreddare e se la consistenza non è ancora quella giusta far sobbollire a fuoco bassissimo ancora qualche minuto.

Può essere conservato in frigo 4 -5 giorni oppure può essere lasciato leggermente più fluido e messo in barattoli da sterilizzare come si fa per la marmellata ( che una volta raffreddati vanno, comunque, conservati in frigo).

venerdì 12 marzo 2010

Tenere e tenaci 99 (...e più) colombe !

il disegno è di Francesca / Nina


C'è una fontana con 99 cannelle che un tempo non troppo lontano serviva da lavatoio pubblico e che rappresenta la città dell'Aquila. Sorge vicino al pigro fiume Aterno, fu costruita alla fine del XIII secolo ed ampliata intorno al 1570.

La leggenda vuole che quelle 99 cannelle ( 93 che fuoriescono da altrettanti mascheroni e 6 cannelle laterali) rappresentano i 99 castelli e le 99 genti che nel 1954 fondarono la città e che, continua ancora la leggenda, sotto una lastra della pavimentazione più grande delle altre vi siano le spoglie del progettista Tancredi da Pentina ucciso perché non volle rivelare dove fosse la sorgente che l'alimenta.

Una fontana simbolo di un'unione civile di genti e del mistero dell'acqua sorgente.

Da poche settimane il FAI ha aperto il suo cantiere per restaurare la fontana delle 99 cannelle e per restituirla agli Aquilani come simbolo di rinascita di tutta la città e di tutto l'Abruzzo.

Ma oltre ai simboli c'è bisogno di ricreare la vita della città e della regione: ricostruire le case, ripristinare la vita quotidiana fuori dall'emergenza e, quindi, il tessuto economico (che diventa anche tessuto sociale : il turismo, l'artigianato, le industrie, i piccoli negozi).

E così volano le colombe di Artemisia e Lydia, anche per ricordarci quanto sia "buono" far del bene e che non bisogna cercare tanto lontano per aiutare qualcuno.

Guardiamoci attorno, proprio vicino, e vediamo se c'è qualcuno che ha bisogno di noi.
Di noi in quanto persone...e non food blogger.

E per i regali ci sono i dolci "buoni" delle Sorelle Nurzia : )





Crostata di ricotta e marmellata di limoni con frolla di kamut (senza burro)

Ingredienti per una teglia di 26 cm diametro:

per la frolla di kamut:
200 gr. di farina bianca di kamut
85 gr. di olio di riso
1 uovo grande
80 gr. di zucchero

per il ripieno:
150 gr. di marmellata di limoni
200 gr. di ricotta vaccina
1 uovo
3 cucchiai di liquore agli agrumi
50 gr. di zucchero


Preparazione:

Un'ora prima di preparare la frolla mettere l'olio di riso nel freezer. Aggiungervi tutti gli altri ingredienti mescolando velocemente. Si ottiene un impasto di briciole che si deve cercare di compattare rivestendo la teglia imburrata ed infarinata ( oppure coperta di carta forno).

In una ciotola mescolare la ricotta, l'uovo, lo zucchero ed il liquore amalgamando bene.

Distribuire la marmellata sulla base di frolla, livellando bene e coprire con l'impasto alla ricotta. Con i rebbi di una forchetta disegnare sulla superficie dei cerchi concentrici.

Infornare a 200° (forno ventilato) per circa 30 minuti o fino a quando la frolla scurisce.

Servire fredda e lasciare le briciole alle colombe :)

martedì 9 marzo 2010

Acqua in bocca !


Sto dedicando un po' di tempo a cercare di migliorare la struttura di questo blog senza riempirlo di troppi fronzoli.
Vorrei che rimanesse spartano ma di più facile consultazione.
Ho inserito dei link sotto l''header (il titolo, la testata del blog) con l'archivio delle ricette, la mia politica riguarda ai diritti d'autore (copyright) ed i feed.

Sto anche lavorando ad un nuovo blog che parlerà di lavori a maglia, cucito e tutto quello che passa dal cuore alle mani. Così, forse, finalmente metterò ordine tra gomitoli, cotoni e pezze e terminerò quella decina di lavori iniziati e mai terminati : )

Infine, oggi mi è venuta in testa l'idea di lanciare una raccolta di ricette. Insomma, tempo due o tre settimane, e poi tutti a raccolta da Zucchero e Cannella!




Naselli al cartoccio con salsa alle alici


Ingredienti per due persone:

2 naselli già puliti da circa 300 gr. ognuno
prezzemolo tritato
sale (opzionale)

per la salsa

2 filetti di alici sott'olio
1 cucchiaio di olio evo
100 ml di latte parzialmente scremato
1 cucchiaio raso di amido di mais ( maizena)


Preparazione:

Premettendo che un buon pesce non ha bisogno di particolari condimenti, prendere i naselli e chiuderli ciascuno nella carta d'alluminio dopo aver aggiunto del prezzemolo tritato.

Cuocere a 200° per circa 15 minuti.

Nel frattempo in una padella antiaderente mettere l'olio ed i filetti di alici e farli amalgamare a fuoco basso. Aggiungere il latte e l'amido e far addensare stando attenti a non formare grumi.

Quando i naselli sono cotti aprire i cartocci, aggiungere qualche cucchiaio di salsa calda, richiuderli e servire subito.



giovedì 4 marzo 2010

Il chiasso delle gemme


In questi giorni cade una pioggerellina sottile ed io guardo i rami spogli degli alberi nel piccolo parco che vedo dalle finestre di casa. Sicuramente sotto la corteccia dei rami sta avvenendo un gran lavoro: le gemme stanno per spuntare.

Sono troppo lontana per vederle ma non tanto lontano da non sentirle.

Dio, dammi la forza delle gemme che in silenzio esplodono alla vita.



Flan e crema di sedano rapa ( da Cucina Naturale di novembre 2009)


Ingredienti ( per 4 persone) :

1 sedano rapa di poco più di 1 kg
2 uova
1 cipolla dorata
1 cucchiaio di rosmarino fresco tritato
4 cucchiai di olio evo
sale q.b.
olio evo e pane grattugiato per gli stampi


Preparazione:

Con un pelapatate ho pelato il sedano rapa. Ne ho tagliato a cubetti 400 gr. e li ho cotti a vapore nel microonde.

Ho tritato la cipolla e ne ho messo metà in una padella con due cucchiai di olio e la metà del rosmarino; ho aggiunto il sedano rapa cotto, ho salato ed ho lasciato insaporire.

Ho frullato ed ho lasciato raffreddare. Ho aggiunto le uova sbattute e ho amalgamato bene.
Ho oliato 4 cocotte di ceramica di 8 cm di diametro, ho spolverizzato con il pane grattugiato e vi ho distribuito il composto.

Ho infornato a 200°( forno statico) per 10 minuti ed ho continuato a 180° per altri 15 minuti.

Nel frattempo ho messo in una casseruola il sedano rapa rimasto dopo averlo tagliato a cubetti, con il resto della cipolla e del rosmarino insieme all'acqua di cottura al vapore. Ho fatto cuocere per una decina di minuti ed ho aggiustato di sale. Ho aggiunto 2 cucchiai di olio ed ho frullato ottenendo una crema.

Ho distribuito la crema sul fondo di ciascun piatto e vi ho adagiato il flan.

lunedì 1 marzo 2010

Il burro di centrifuga e lo zucchero di canna



Lunedì mattina, sole e venticello che mi asciugano i panni stesi.
Ho appena messo sul fuoco il brodo per il pranzo di Fabrizio che non gradisce tanto le mie creme di verdure e vorrebbe addentare tutto quello che mangiamo noi :)

La dieta continua e sta cambiando anche il mio modo di intendere i dolci.

Solo da qualche mese ho scovato un buon burro di centrifuga al supermercato vicino casa : il panetto è talmente bello che è un peccato tagliarlo :)
Questo è il sito dell'azienda che lo produce e qui c'è un articolo di una rivista specializzata.

Ho anche imparato quando usare lo zucchero di canna grezzo e quando usare quello semolato. Il primo mantiene un po' di più l'umidità dell'impasto e quindi va bene per il dolce della foto, il secondo è preferibile per la pasta frolla classica...insomma per quando si vuole che il dolce sia croccante e non molliccio.
C'è da dire che lo zucchero di canna ha in più un buon odore di melassa.

Rimando al blog di Dario Bressanini per sapere tutto sul burro di centrifuga e sullo zucchero di canna.



Cake alle carote e semi di papavero


Ingredienti:

220 gr. di carote ( pesate al netto degli scarti)
250 gr. di farina integrale di grano tenero macinata a pietra
150 gr.di zucchero di canna grezzo
2 uova grandi ( 115 gr.)
20 gr. di semi di papavero
zeste di mezzo limone
80 gr. di burro di centrifuga
3 cucchiaini rasi di baking powder ( cremor tartaro + bicarbonato di sodio)

burro e farina per lo stampo



Preparazione:

Montare a crema lo zucchero e le uova, aggiungere le carote grattugiate finemente, i semi di papavero tritati, poi, la farina ed il burro morbido.

Mescolare bene ed unire il lievito e le zeste di limone.

Versare in uno stampo da plum-cake imburrato e infarinato. Cuocere a 170°(forno statico) per 40 minuti.