Ricordo della mia infanzia l'orzo fatto con il filtro di una caffettiera napoletana di stagno. Soltanto il filtro riempito con l'orzo macinato, appoggiato su un piccolo pentolino dello stesso diametro e nel quale veniva fatta passare l'acqua bollente.
Per fare il caffè invece le mie zie usavano la moka che rimaneva un mistero per mia nonna che aveva sempre tostato i chicchi di caffè, poi li aveva passati nel macinino a manovella ed aveva preparato anni di caffè per il marito ed i figli.
Quanti anni avesse quel filtro della napoletana non lo so...credo almeno un ventina. Ma è rimasto ancora lì nel caso ci fossero una nonna ed una bambina per le quali preparare dell'orzo.
Cercando su internet informazioni sulla caffettiera napoletana mi sono imbattuta in questa candida lezione di Dalisi che ha reinventato la caffettiera napoletana per la Alessi.
Anche la teglia antiaderente che c'è nella foto è da destinare ad altro uso perché ormai il teflon è raschiato in molti punti. Credo che passerà alle attrezzature di Laura che prepara gelati con l'acqua, la farina ed i chiodi di garofano e fa le torte con le fette di banana ed il lievito di birra e poi aspetta papà che deve mangiare tutto.
(Se volete guardate anche questo video)
Torta di riso alla ligure
Ingredienti per una teglia di 32 x 24 cm :
per la base:
250 gr. di farina 00
130 gr. circa di acqua
3 cucchiai di olio evo
1 pizzico di sale
1 pizzico di bicarbonato
per il ripieno:
300 gr. di riso Sant'Andrea
un pizzico di zafferano
200 gr di stracchino (oppure ricotta o crescenza)*
1 uovo medio + un tuorlo
50 gr. di parmigiano reggiano
2 cucchiai di olio evo
noce moscata q.b.
sale q.b.
1 tuorlo
noce moscata q.b.
sale q.b.
1 tuorlo
2 cucchiai di olio evo
olio evo per la teglia
Preparazione:
olio evo per la teglia
Preparazione:
Preparare la pasta amalgamando tutti gli ingredienti fino ad ottenere una palla liscia ed omogenea. Dividerla in tre parti e lasciare riposare in un recipiente coperto da un canovaccio bagnato e strizzato per almeno 6 ore.
Quando la pasta è pronta cuocere il riso al dente in acqua salata in cui è stato aggiunto un po' di zafferano. Scolare il riso e lasciare che si raffreddi. Aggiungere i formaggi, l'uovo e l'albume, la noce moscata e l'olio ed aggiustare di sale.
Stendere la pasta sottile prima con il mattarello e poi con le mani e rivestire la teglia già coperta da un filo d'olio lasciando un paio di centimetri fuori dai bordi.
Versarvi il ripieno e ripiegare verso l'interno i lembi di pasta.
Con il tuorlo e l'olio spennellare la superficie della torta ed infornare a 220° (forno statico) per 30 minuti.
(Nel ripieno della torta che si vede in foto avevo dimenticato la noce moscata ed allora l'ho grattugiata sulla superficie prima di infornarla).
* Ci vorrebbe la prescinseua ligure ma la si può sostituire con uno di questi formaggi a seconda dei gusti.
N.B.: La ricetta è di Placida Signora ed è qui.
4 commenti:
che bei ricordi... e che bella torta ;)))
Mi hanno fatto sorridere i gelati con i chiodi, li preparavo anche io e sempre per un papà che"mangiava" tutto :-)
Ottimo questo sformato, si deve mangiare per forza caldo o secondo te è buono anche freddo? Ho delle idee da reperire per un pranzo all'aperto tra qualche settimana!
@ Araba (Stefania)
Quando è freddo si sente di più il gusto del riso; quindi ti consiglierei di utilizzare un formaggio molto gustoso, che assomigli allo stracchino e di aumentare leggermente la quantità.
Ma.....c'è un ma.
Sai io che farei, armandomi di santa pazienza ????
Preparerei solo il ripieno e lo metterei in scatole origami di carta forno. Esagerando ci metterei anche il coperchio dopo la cottura. Proprio porzioni uniche da trasporto.
http://www.montag.it/comida/archives/003751.html
http://magliaechincaglie.blogspot.com/2009/03/tutorial-soleggiato.html
Che meraviglia! Mi pare di sentirne il profumo :-*
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