Più di un anno fa ho ricevuto in regalo da mia cognata ( che ben conosce la mia passione per la cucina) lo stampo per le ferratelle abbruzzesi.
Le ferratelle ( o pizzelle, o neole , o nuvole o cancelle...ehm tanti nomi per tante tradizioni locali) sono un dolce tipico abbruzzese - molisano fatto con della pastella a base di farina, zucchero, uova e olio e cotte tra due piastre di acciaio o ghisa arroventate sul fuoco. Le piastre presentano delle scalanature a rombo, a cancello, a cuore , a fiore ecc. che imprimono la loro forma sul dolce.
Esistono due versioni delle ferratelle: quelle alte e quelle sottili. Il risulato dipende sia dall'impasto che dalla profondità delle scanalature delle piastre.
Le ferratelle vengono fatte risalire ad un dolce degli antichi Romani detto Crustulum e nei secoli sono diventate tipiche dei matrimoni: le piastre per cuocerle venivano portate in dote dalla sposa, con incise le iniziali nella parte centrale.
Oggi esistono in commercio anche piastre elettriche per ferratelle.
E quindi,.... decidere di cucinare le ferratelle è come decidere di viaggiare nel tempo; dagli antichi romani fino ad oggi passando per secoli di banchetti di nozze.
Le ferratelle non sono waffels o gaffres o cialde. Ho provato qualche ricetta; qualcuna con latte e burro, altre con troppe uova.
Alla fine credo di aver scovato una ricetta semplice che non sfigura con la tradizione di un dolce povero.
Ferratelle
Ingredienti:
50 gr. di farina
45 gr. di zucchero
20 gr. di olio d'oliva
1 uovo
buccia di limone
semi di anice
Preparazione:
Unire tutti gli ingredienti in una ciotola, si ottiene una pastella che ha la consistenza di una crema densa. Lasciar riposare almeno mezz'ora. Poi scaldare le piastre su entrambi i lati e quando saranno ben calde spennellarle con olio di oliva.
Prendere un cucchiaio di pastella e disporlo al centro della piastra inferiore; chiudere e aspettare 20 o 30 secondi ( la tradizione dice di aspettare il tempo di un' Ave Maria) e poi girare e lasciar cuocere sull'altro lato.
Aprire le piastre e lasciar cadere le ferratelle su un piatto
Queste dosi sono per 5 o 6 ferratelle sottili (con delle piastre tonde dal diametro di 13 cm); per averne di più bisogna aggiungere per ogni uovo in più che si utilizza nell'impasto la stessa proporzione degli altri ingredienti.
Possono essere servite spolverizzate di zucchero a velo. Oppure unite a due a due una sull'altra con marmellata o cioccolata. Tradizionalmente le ferratelle vengono, anche, arrotolate a cono e riempite di marmellata d'uva.
Io le preferisco al naturale e morbide, così da sentire il profumo dell'anice :).
Girovagando per i blog ho trovato versioni tradizionali e rielaborazioni.
Eccone alcune:
- le ferratelle di Tagliacozzo del Cavoletto di Bruxelles
- le ferratelle con le gocce di cioccolato di Punti e Perline
- le nevole con il mosto cotto di Ortona (la città ! :)
- le ferratelle della nonna di Ncesca
- le pizzelle con il burro di Cuochi di carta
- le pizzelle con farina di riso di Caffeine for two
- le pizzelle di nonna Finizia di Mikamarlez
- le pizzelle come cannoli di Sean Timberlake di Hedonia
- le pizzelle ripiene al caramello (come i Stroopwaffels danesi) di Ivonne di Cream Puffs in Venice
Aggiorno l'elenco con:
- le ferratelle di Verde Pomodoro
8 commenti:
io rimang affascinata dai disegni magici dell'aggeggio...sanno davvero di antico e tradizione!
le ho viste, le ho viste!!
Però non ho avuto io tempo di assaggiarle, ho mangiato solo il panducale e i mostaccioli.
Mi rifarò la prossima volta...
Grazie per aver linkato la ricetta di mia nonna! Non ci crederai ma mi è capitato già di passare dalle tue parti. A presto,
Ncesca
(premessa: vengo qua a vedere cosa hai combinato durante la mia assenza e che mi trovo? 2 pagine fitte fitte di post! ...d'agosto?!? ...ma tu sei un mostro di costanza! ...sei la figlia che mio padre sognava! ...non è che sai l'inglese alla perfezione e suoni pure il pianoforte?;D )
come dicevo a Mikamarlez nel post che hai linkato, ho una zia che "detiene" il ferro per le ferratelle (mio nonno era abruzzese;) ) e la ricetta ...e non vuole mollare né l'una né l'altra:/ ...ora mi manca solo il ferro, sarà la mia "mission" nel mio prossimo viaggio in "continente";)
@ @nn@
Mi verrebbe da dire che non sono un mostro di costanza.... ma un mostro...e basta !! :)))
In realtà sono incostante ma sto cercando di darmi una regolata :))
Per quanto riuarda l'inglese lo parlo... ma non bene e per quanto riguarda il pianoforte mai suonato..anche se tutti dicono che ho le mani da pianista.
:)))
Ma leggendo il post dul corso di inglese comprato da tuo padre ho sperato in qualche altro racconto di famiglia in post successivi.
Zucchy, davvero non ti ha annoiato? ...son partita con l'idea di un breve post di rientro e mi è partito quel trattato "de familia":D
@ @nn@
aspetto i prossimi capitoli
:)*
ma hai notato che abbiamo lo stesso identico aggeggino sfornaneole!!! ;)
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