lunedì 14 luglio 2008

Godot e la Desperate housewife

Avrei voluto copiare ed incollare qui una conversazione avuta in chat con un amico.

Un amico che ho visto l'ultima volta tre anni fa, il giorno del mio matrimonio; un amico italiano che vive a Londra da quattro anni e che prese un aereo di prima mattina per essere presente al mio matrimonio e ripartire l'indomani.
Un amico conosciuto in chat 7 anni fa e che avrò visto più o meno 6 volte in 7 anni; il resto sono telefonate ed email.
Il fatto è che in queste telefonate ed in queste email noi ci siamo confidati la vita.
Avremmo potuto rincontrarci in qualche suo passaggio in Italia; ma benchè glielo abbia chiesto ciò non è accaduto.
Questa primavera ci ha invitato a Londra; mi sarebbe piaciuto andare con mio marito e mia figlia...ma le nostre chiacchierate sono diventate sempre più sporadiche e sono sempre io a farmi viva e, così, l'invito a Londra mi è sembrato solo un suo desiderio passeggero, nato e morto nel corso di una telefonata.
Avrei voluto che conoscesse mia figlia ma credo che ciò non accadrà mai.
Venerdì mi ha scritto molte cose; tra le altre che se fossi una persona appagata avrei i miei affetti, la mia famiglia e non soffrirei per un amico che si sta allontanando.

Io mi sento una mamma-giocoliere che deve tenere in aria tutte le sue sfere colorate contemporaneamente; credo di avere intorno molte persone che mi amano e che io amo ma questo non basta a non provare delusione.
Io non so se è vero che quando si è felici si è insensibili al dolore che qualcuno può provocarci. Forse se sento un piccolo dolore per questo distacco è perchè mi comporto come una casalinga frustrata.

Ciambellone estivo con i frutti di bosco

Ingredienti (per almeno 24 porzioni)

6 uova
2 vasetti di yogurth ai mirtilli neri
6 vasetti di farina
4 vasetti di zucchero
2 vasetti di olio di riso
150 gr. di frutti di bosco (ancora) surgelati
2 bustine di lievito per dolci
la buccia grattuggiata di un limone

Preparazione
Unire lo yogurth allo zucchero ed alla buccia di limone, aggiungere la farina e, poi, ad una ad una le uova. Infine unire l'olio, il lievito e , poi, i frutti di bosco ed infornare a 180° in una teglia per ciambella piuttosto alta per circa 1 ora.


L'idea dei frutti di bosco surgelati l'ho presa da Comida de Mama , mentre la ricetta della ciambella dei 7 vasetti (in questo caso 14! :))) è presa da Pinella, lei però ha usato una teglia più grande ed il ciambellone è venuto bombato, invece, a me ha raggiunto il bordo della teglia ed è rimasto piatto (in verità con un pò di impasto che è caduto fuori nel forno....abbrustolendosi :)))

Naturalmente si può usare dello yogurth ad un gusto diverso (frutti di bosco o fragole) se si vuole dare un colore più chiaro al dolce





6 commenti:

@nn@ ha detto...

cavolo ...se esiste un "appagamento" che rende indifferenti verso gli altri rapporti, preferisco una sana frustrazione:/

...il ciambellone è bellissimo:)

Zucchero & Cannella ha detto...

per @nn@:
mi hai fatto sorridere...e ce n'era bisogno :))

Geillis ha detto...

Ho letto con interesse il tuo post, pwerchè anch'io, pur avendo una vita piena di affetti (marito, amici etc...), avevo un amico carissimo, non virtuale, con cui ho condiviso un anno di flamenco: la nostra era una amicizia davvero speciale, e quando si è trasferito per lavoro mi è dispiaciuto molto.
Abbiamo continuato a sentirci per anni poi, piano piano, niente più...ogni tanto penso di chiamarlo per fargli un saluto, poi mi dico che è troppo lontano e che l'amicizia dei miei ricordi è troppo preziosa...

Tutto questo per dirti che provare amicizia e affetto per un amico è qualcosa di bello, e si prova non perchè non si ha abbastanza amore intorno anzi, come dice Nanni Moretti, in amore non c'è sottrazione!

Direi che il tuo amico non ha dato la risposta giusta...non direi proprio che una amicizia sia prova di frustrazione, proprio no...

Lo ha detto...

la felicità nn è un attimo, non è una situazione....per me che in questo periodo ho sofferto un po' la felicità è quel filo sottile che si tende, nonostante le corse, la fretta, le delusioni e la sofferenza, è uno stato d'animo che c'è...anche quando si sta male perchè si è vivi e ricettivi...desperate housewife...mi sembra un'ottima scelta di vita! ;)

Eleonora ha detto...

Non concordo con il tuo "amico" credo che al di là degli affetti e dell'appagamento personale si provi sempre sofferenza per qualcuno che si allontana se ci sta a cuore, un abbraccio e complimenti per il ciambellone

Monique ha detto...

Premetto che non credo molto in questi rapporti nati e sviluppatisi senza vicinanza "fisica", almeno in parte (una mia carissima amica si è trasferita in colombia eppure ci sentiamo spessissimo..). Nonostante questo, non mi permetto di giudicarti e anzi, mi trovo completamente in sintonia con la tua delusione.
Essere felici ed appagati non ci fa bastare a noi stessi, per fortuna! "Nessun uomo è un'isola" diceva John Donne e poi Hemingway..