giovedì 24 dicembre 2009

Buon Natale e Felice Anno Nuovo







Stamattina partiamo per il Meridione per trascorrere il Natale con il resto della nostra famiglia. Porto con me un po' di lavoro a maglia....sperando di avere del tempo per farlo, e lascio qui ad aspettarmi gli uccelli che riposano sui rami ghiacciati degli alberi.


Intanto ho fatto in tempo a passare dall'ufficio postale per ritirare il pacco di Mariluna per la Danza delle scatole di latta.

Dentro ci sono biscotti al cardamomo e miele, pain d'epices, cioccolata, te nero e caramelle ...un pezzo di Natale che arriva d'oltralpe !

Tanti auguri a tutti !!!

martedì 22 dicembre 2009

Buona per le feste



La verità non consiste nelle belle parole;
le belle parole non sono verità.
Il buono non pretende di avere ragione;
chi pretende di avere ragione non è buono.
Il saggio non è erudito; l'erudito non è saggio.
Il saggio non accumula nulla.
Più usa cio' che ha per gli altri, più ha.
Piu' dà cio' che ha agli altri, più é ricco.
la via del cielo consiste nel nutrire
e nel non arrecare danno.
La via del saggio consiste nell'essere generoso
e nel non competere.
(Laozi )



Ho trovato la ricetta di una finta pasta sfoglia che bisogna tenere in frigo una notte e che può essere utilizzata sia per preparazioni dolci che salate.

Credo che sia la rivisitazione della pasta sfoglia con la ricotta della Mercante di Spezie, ma io l'ho fatta con la Philadelphia seguendo la ricetta trovato in questo post di Enza (s_enza_ pretese) di Coquinaria.



Finta pasta sfoglia

Ingredienti:

200 gr. di formaggio spalmabile (io ho usato la Philadelphia)
140 gr. di burro a pomata
200 gr di farina 00 + quella per la spianatoia

sale q.b.
parmigiano grattugiato q.b.
semi di sesamo q.b.

Preparazione:

Ho mescolato il formaggio spalmabile ed il burro a pomata con una forchetta, amalgamando bene.
Ho aggiunto la farina ed impastato a mano. Si ottiene un compasto molto umido e friabile.

Ho messo a riposare in una ciotola coperta da pellicola in frigo per 12 ore.
Poi, ho preso l'impasto e l'ho diviso in due panetti di circa 250 gr. ciascuno. Aiutandomi con la farina ho steso ciascun panetto a formare un rettangolo e l'ho piegato facendo per tre volte le pieghe a tre (come di solito si fa per la pasta sfoglia vera).

Infine ho ottenuto due rettangoli di 22 x 28 cm ciascuno. Li ho coperti con il parmigiano grattugiato, il sale ed i semi di sesamo.
Ho tagliato la sfoglia a losanghe ed ho infornato a 200° per 18 minuti. In cottura la pasta si sfoglia moltissimo.

Ho fatto raffreddare (più o meno... : ) ed ho assaggiato: una finta pasta sfoglia leggera e con un'ottima sfogliatura.

sabato 19 dicembre 2009

La neve e la frolla che non riposa







E' arrivata la neve, ed anziché uscire si fa sempre in tempo a preparare biscotti e crostate... con la frolla che non ha bisogno di riposare in frigo.

L'ho scoperta su Coquinaria, leggendo la ricetta degli Spizbuben di Annamaria
qui .

Ecco la ricetta.


La pasta frolla che non riposa

Ingredienti:

220 gr. di burro freddo di frigo
120 gr. di zucchero
1 uovo grande
400 gr. di farina 00
1 bustina di zucchero vanigliato (che io non metto e sostituisco con semi di vaniglia o altro)

Preparazione:

Taglio il burro a cubetti e lo mescolo con gli altri ingredienti. Lavoro fino ad ottenere un impasto omogeneo e poi stendo la frolla.

Con questa frolla ci faccio i biscotti (come quelli nelle foto su) ma anche la base per le crostate di marmellata e per la crostata di mele.

lunedì 14 dicembre 2009

Ho visto un leone a Parigi





"Questo è il mio posto" pensò il leone sorridendo. Guardò lontano e decise di restare. Immobile e felice.

Beatrice Alemagna, Un leone a Parigi, Donzelli Editore


Si, è vero l'ho visto ! : )

E' accaduto un sabato mattina in cui, dopo tanto tempo, sono riuscita a leggere qualche pagina del Corriere della Sera.

Se volete vederlo andate qui.

Ne ho comprato due copie on-line e diverranno due bellissimi regali di Natale per due dei miei nipotini. Intanto li ho sfogliati e tenuti tra le mani...ogni illustrazione la potrei guardare per un giorno intero e delle parole scritte nessuna è superflua.


Risotto al radicchio, taleggio e noci


Ingredienti per 4 persone:

240 di riso Carnaroli
1 cipolla piccola
2 cucchiai di olio evo
brodo vegetale
1/2 bicchiere di un buon vino rosso
150 gr. di radicchio rosso di Chioggia
80 gr. di taleggio Dop
30 gr. di parmigiano reggiano stagionato 24 mesi
sale q.b.
pepe q.b.
qualche gheriglio di noce


Preparazione:

In un tegame antiaderente lasciar appassire a fuoco lento la cipolla tritata nell'olio.
Aggiungere il radicchio tagliato a listarelle e lasciar cuocere aggiungendo un po' di brodo, aggiustare di sale e pepe.

In una casseruola far tostare il riso, sfumare con il vino rosso e far cuocere aggiungendo man mano mestoli di brodo. Verso fine cottura aggiungere il radicchio. Spegnere il fuoco lasciando il risotto all'onda e mantecare con il taleggio ed il parmigiano.
Distribuire nei piatti e decorare con i gherigli di noce tritati grossolanamente.





mercoledì 9 dicembre 2009

Dall' 8 al 13


Non ho ancora trovato l'angolo della casa per avere la luce migliore per fotografare ( e le giornate grigie non aiutano :) , non ho ancora i pensili della cucina, e per i primi quindici giorni non ho avuto il fuoco per il piano cottura, sono circondata da scatoloni da svuotare.... ma ormai abbiamo cambiato casa....dall'8 al 13 nella stessa strada : )

Ancora una casa piccola piccola, che affaccia su un piccolo giardino pubblico in allestimento ma grandi finestre e grandi balconi.

Le mie nuove finestre affacciano ad est.....e quando la mattina faccio colazione, mentre gli altri dormono, vedo il sole che sorge.

Abitiamo al terzo piano e guardando giù verso gli alberi spogli che a primavera saranno verdi e fioriti mi sento come il capitano di un'astronave che sta planando sulla felicità.


Lasagne alla ricotta e prosciutto cotto (ovvero... si cucina anche senza piano cottura)


Ingredienti:

200 gr. di lasagne fresche all'uovo (del banco frigo del supermercato)
45 gr. di farina 00
40 gr. di burro
800 gr. di latte parzialmente scremato
noce moscata q.b.
sale q.b.
400 gr. di ricotta vaccina di buona qualità
200 gr. di prosciutto cotto tagliato a dadini
qualche cucchiaio di latte

Preparazione:

Ho messo in una ciotola di pirex la farina ed il burro ed ho fatto girare qualche minuto nel microonde finché il burro ha iniziato a sfrigolare. Ho mescolato ed aggiunto il latte. Ho rimesso il tutto nel microonde e fatto addensare mescolando ogni tanto....fino ad ottenere una besciamella piuttosto liquida. Ho aggiustato di sale, ho aggiunto la noce moscata ed ho fatto raffreddare.

Ho unito la ricotta ed il prosciutto cotto alla besciamella.

Ho spalmato sul fondo di una teglia rettangolare 4 cucchiai di ripieno a cui ho aggiunto qualche cucchiai di latte. Ho coperto con uno strato di lasagne e poi con uno strato di ripieno e così alternando gli strati terminando con uno strato di ripieno "allungato" con un pò di latte.

Ho infornato a 180° per circa 40 minuti. Ho lasciato intiepidire ed ho servito in tavola.

sabato 7 novembre 2009

Ancora con la pasta madre di Lo.....una pasta brioche versatile




Un impasto per i dolci....e per i salati : )

Un impasto con cui fare cornetti ripieni di marmellata e spennellati con uovo ed un pò di latte,... oppure piccole brioches glassate con farina, zucchero e acqua e ricoperte di granella di zucchero,... oppure piccoli panini spennellati con tuorlo d'uovo e ricoperti con semi di papavero o sesamo e da farcire con salumi vari.



Pasta brioche semi-dolce

Ingredienti per 24 cornetti, brioches o panini da circa 50 gr. ognuno:

580 gr. di farina manitoba (del supermercato)
100 gr. di pasta madre rinfrescata da 8 ore
190 gr. di acqua
100 gr. di zucchero
100 gr. di burro
2 uova (100 gr.)
semi di vaniglia
1 cucchiaino di sale fino

Lievitazione: 8 h + 8 h a 20°.


Preparazione:

Nella macchina del pane ho mescolato la pasta madre con l'acqua a temperatura ambiente, ho aggiunto la farina, il burro a pomata e le uova. Quando ho ottenuto un impasto omogeneo ho aggiunto lo zucchero ed i semi di vaniglia. Infine il sale.

Ho lasciato lievitare l'impasto in una ciotola coperta da pellicola per 8 ore.

Ho ripreso l'impasto e l'ho diviso in tre parti uguali. Per i cornetti ho steso ognuna fino ad ottenere un disco di 28 -30 cm di diametro; ed ho diviso ciascun disco in 8 triangoli. Per le brioches ho diviso ciascun panetto in 8 palline da circa 50 gr. l'una.

Mettere un cucchiaino di marmellata in ciascun cornetto...oppure arrotolarli vuoti e farcirli dopo la cottura.

Lasciar lievitare altre 8 ore.

Spennellarli o glassarli nel modo che più piace ed infornare a 200° per 15-18 minuti....o comunque fino a quando non sono dorati.

giovedì 5 novembre 2009

Rendere grazie




E' arrivata in un guscio di carta d'argento in una scatola su cui è dipinta una gallina nera la pasta madre di Lo.

L'ho rinfrescata un paio di volte e poi ho provato a fare una focaccia.
Ho sfornato focacce finché non sono arrivata a questa...che ritengo sia adatta come ringraziamento per un dono così prezioso.



Focaccia con pasta madre

Ingredienti per 2 teglie tonde di 28 cm di diametro o 2 teglie rettangolari 30 x 23 cm

500 gr. di farina 00
250 gr. di pasta madre rinfrescata da 3 ore
140 gr. di latte parzialmente scremato
140 gr. di acqua
4 cucchiai di olio evo
1 cucchiaino raso di zucchero
2 cucchiaini colmi di sale fino


per la salamoia:
6 cucchiai d'olio evo
3 cucchiai d'acqua
sale q.b.

Lievitazione: 5 h + 5 h a 20°



Preparazione:

Nella macchina del pane ho mescolato la pasta madre con l'acqua ed il latte a temperatura ambiente. Ho aggiunto, poi, la farina, lo zucchero e l'olio ed ho fatto impastare finché la pasta non ha incordato. Infine ho aggiunto il sale.

Ho messo a lievitare l'impasto in una ciotola coperta da pellicola per 5 ore a 20°.
Ho ripreso l'impasto, l'ho sgonfiato e diviso in due panetti. Ai panetti ho dato 3 pieghe del secondo tipo di quelle indicate da Adriano qui, ho atteso 15 minuti ed ho disteso l'impasto sulle due teglie oliate.

Ho lasciato lievitare altre 5 ore l'impasto nelle teglie coperte da pellicola.
Prima di infornare con le punta delle dita ho fatto dei buchetti sulla superficie delle focacce e vi ho distribuito la salamoia. Ho infornato a 200° per 15 minuti.


Post scriptum del 18 dicembre: Se li avete a disposizione sostituite 40 gr. di farina 00 dell'impasto con 30 gr. di fiocchi di patate e 10 gr. di farina maltata.

martedì 3 novembre 2009

Una rosa è una rosa




"La verità è che nella vita puoi scegliere di essere triste e sentirti triste o di essere felice ed esserlo davvero, sta a te decidere. Ogni giorno "
(Tammy Duckworth)

Ho incontrato Tammy Duckworth nel libro di Mario Calabresi "La fortuna non esiste".
Calabresi ha scritto un saggio o meglio il reportage di un viaggio negli Usa durato due anni durante il quale ha cercato persone che hanno avuto la forza (ed il coraggio) di ricominciare quando molti altri avrebbero rinunciato sentendosi sconfitti.

In un capitolo c'è Tammy Duckworth, cioè questa signora di cui parla Wikipedia qui.
Ma quello che si trova su internet non vale una sola riga del racconto che ne fa Calabresi.


Non esiste la fortuna, esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione
(Seneca)



Torta di rose al cardamomo e cannella


Ingredienti: ( per una teglia di 28 cm di diametro)

530 gr. di farina manitoba (del supermercato)
100 gr. di pasta madre appena rinfrescata
120 gr. di zucchero
150 gr. di latte
4 bacche di cardamomo verde
90 gr. di burro
2 uova
1 cucchiaino raso di sale fino

50 gr. di burro morbido
80 gr. di zucchero
2 cucchiaini di cannella

Tempi di lievitazione: 9 h + 9 h a 20°


Preparazione:

Nella macchina del pane ho mescolato la pasta madre con il latte ed il burro a temperatura ambiente. Quando la pasta madre si è mescolata bene con i liquidi ho aggiunto la farina e le uova.
Nel frattempo ho passato al mixer lo zucchero ed i semini estratti dalle bacche di cardamomo e li ho aggiunti all'impasto.
Quando l'impasto ha cominciato ad incordarsi ho aggiunto il sale.
Ho preso l'impasto e l'ho messo a lievitare in una ciotola coperta da pellicola alimentare e sopra, ho appoggiato un panno.
Bisogna far lievitare fino al raddoppio. Con una pasta madre rinfrescata due volte successive nel giro di 24 ore e lasciando l'impasto ad una temperatura ambiente di 20° il mio impasto ci ha impiegato circa 9 ore.

Ho preso l'impasto e, utilizzando poca farina, l'ho stenso sulla spianatoia fino ad ottenere un rettangolo di circa 60 x 30 cm.
Ho montato a crema lo zucchero, il burro e la cannella e li ho stesi sul rettangolo dell'impasto. L'ho arrotolato dal lato lungo e l'ho tagliato in 9 pezzi uguali....pù o meno : ))

Li ho distribuiti nella teglia coperta da carta forno. Ho lasciato lievitare altre 9 ore a 20°. La torta deve gonfiarsi in modo tale che quando con un dito si schiaccia sull'impasto questi ritorna a sollevarsi velocemente quando si toglie il dito.

Ho infornato a 200° per 20 minuti e poi ho lasciato cuocere per altri 10 minuti a 180°.
Prolungare la cottura se è necessario perché il burro del ripieno sciogliendosi tende a rallentare la cottura della torta.
Lasciar raffreddare, spolverizzare con zucchero a velo e servire.

venerdì 30 ottobre 2009

Avviso ai naviganti




Zucchero & Cannella sta cambiando casa ....non quella web ma proprio quella fatta di muri e finestre : ) ...e sembra che la prima a traslocare sarà la linea telefonica e, quindi, l'adsl.

Forse sparirò improvvisamente per qualche giorno.....ma torno presto ! : )



giovedì 29 ottobre 2009

Comfort food



Per me che vengo da una famiglia di contadini nessun piatto cucinato dai migliori cuochi potrà mai eguagliare la bellezza delle striature di una zucchina, la complessità della struttura di un broccolo, il colore cangiante di una melanzana, le increspature di una foglia di verza.

Tutti i piatti che nutrono il mio cuore sono quelli che mi preparava mia zia e sono tutte pietanze semplici, fatti con le verdure che venivano coltivate nei campi di casa nostra.
Lo confesso: non posso rimanere più di tre giorni senza un piatto di verdura bollita o cotta a vapore e condita con un giro di olio extravergine di oliva!!! : )))

Nell'elenco dei miei comfort foods ci sono... la cicoria con l'uovo, gli ziti spezzati e cotti in bianco e conditi con un filo di olio buono, i carciofi in umido ripieni con uova e salame, le fave crude appena staccate dalla pianta e la zuppa di riso e verza.


Zuppa di riso e verza

Ingredienti per 2 persone:

150 gr. di verza
80 gr. di riso da minestra (ad esempio il Roma)
450 ml di acqua
3 cucchiai di olio evo
sale q.b.

Preparazione:

In una pentola far raggiungere il bollore all'acqua salata; aggiungere, poi, l'olio e la verza tagliata a listarelle. Quando la verdura riprende il bollore aggiungere il riso.
Servire tiepida.

lunedì 26 ottobre 2009

Cara Lo

siediti e prendi dei biscottini leggeri leggeri che ho fatto,..... buoni da inzuppare nel latte (ma tu continui a non mangiare latte e latticini ?? ).
Siediti che parliamo.
Ci ho messo un anno a parlarti...mi avevi chiesto di spiegare questo blog quasi un anno fa quando la risposta ti serviva per la tua tesi. Adesso non serve più ma forse ti interessa lo stesso.
Il cibo...quando non hai amore ti accontenti del cibo. Vivendo lontano da casa mia, con marito e figli e con nessun altro parente nel giro di centinaia di chilometri il cibo rappresenta la gioia di stare a casa, di stare in famiglia...e poiché qui non c'è nessuno che cucini per me...preparo io, ma in fondo lo so che non è lo stesso.
Perché per quanto cucini....le persone, il resto della mia famiglia rimane lontano.
E poi c'è mio padre....non so dov'è.
Io lo so che è morto ma non ci credo. Capita mentre sto facendo le cose più innocue, dare il biberon a Fabrizio o stendere la carta forno in una teglia ....che mi prenda lo sgomento....come quando nei sogni dimentichi le chiavi di casa e non riesci a trovarle, e sei spaventata e non sai cosa fare. Così io mi ricordo che mio padre non c'è più in nessun posto nel mondo....per quanto io andrei da lui camminando giorno e notte.
Ho fatto il mio primo compleanno senza mio padre, senza una sua telefonata.....ma ho pensato che da lì dov'era non se ne era dimenticato ma, da lì..., proprio non riusciva a chiamare.
E poi c'è l'impegno di essere mamma....dormire poco, pulire, lavare, stirare....e ripulire, rilavare e ristirare...e cucinare.
Allora scrivo un blog perché non avendo un lavoro fuori casa scrivere e commentare ricette è rimasto l'unico mio lato pubblico, verso il mondo esterno.
Ma adesso parliamo d'altro...di cose che feriscono meno o di cose allegre : )
L'hai vista la torta nella foto ???....è per il quarto compleanno di Laura, mercoledì ha festeggiato con i compagni dell'asilo ed ieri a casa.
La decorazione è assolutamente imperfetta....io a cercare di usare la sac a poche e lei a mangiare le codette colorate dal bordo.....sembra la torta del cappellaio matto ma sembra che le sia piaciuta (dopo metto la ricetta).
Baci
Zucchero & Cannella




La torta imperfetta

Ingredienti:

per il Pan di Spagna di Luca Montersino * ( per una teglia da 22 cm di diametro) :
250 gr. di uova
175 gr. di zucchero semolato
150 gr. di farina 00
50 gr. di fecola
i semi di una bacca di vaniglia Bourbon

per la bagna:
200 ml di acqua
2 cucchiai colmi di zucchero
pezzi di buccia di un limone
(2 cucchiai di maraschino....se il dolce non è per bambini)

per la crema, una variante della Camy Cream:
500 gr. di mascarpone
120 gr. di latte intero concentrato zuccherato
200 gr. di panna fresca

ed inoltre:
amarene e succo di amarene precandite e sciroppate Fabbri
codette colorate



Preparazione:

Il pan di spagna può essere preparato con qualche giorno di anticipo.

Mettere in un recipiente che può andare sul fuoco le uova e lo zucchero, ed a fuoco medio, mescolare con una frusta a mano fino a che il composto non raggiunge una temperatura tra 45 e 47 gradi.

Poiché io non ho un termometro da pasticceria, arbitrariamente : ) ho deciso che la temperatura giusta è quando le bollicine che si formano girando aumentano considerevolmente e rimangono in superficie.
Togliere il recipiente dal fuoco e montare con le fruste elettriche fino a quando il composto non triplica di volume. Con le fruste in azione aggiungere i semi di vaniglia.

Mescolando con un cucchiaio di legno dal basso verso l'alto aggiungere in tre riprese la farina e la fecola setacciate insieme.
Versare il composto in una teglia dai bordi alti (nel mio caso una pentola tutta in acciaio) imburrata e infarinata. Infornare per 40 minuti a 180°.
Ho sfornato un pan di spagna alto 7, 5 cm : )

Preparare la bagna facendo sobbollire pochi minuti l'acqua con lo zucchero e la buccia di limone. Far raffreddare, togliere la buccia di limone e , se è il caso, aggiungere il maraschino.

Per la farcitura e la copertura, montare il mascarpone con il latte condensato, aggiungere, poi, la panna montata.

Tenere da parte la crema necessaria per fare le decorazioni rosa ed aggiungervi uno o due cucchiai di succo di amarene.

Tagliare il pan di spagna in tre strati e bagnare la base. (Il pan di spagna deve essere capovolto prima di tagliarlo, cioè la base della torta deve essere ricavata dalla parte superiore del pan di spagna...altrimenti la bagna "scivolerebbe" via dalla cima del pan di spagna ).

Ricoprire la base con uno strato di crema e distribuirvi sopra a cucchiaiate le amarene ed il loro succo (...nella foto le amarene si vedono poco ).

Ripetere l'operazione per gli strati successivi . Ricoprire con la crema anche i bordi e la sommità della torta.

Ricoprire i bordi con le codette colorare.

Mettere la Camy Cream rosa in una sac a poche e fare dei cerchi concentrici sulla superficie della torta...per un risultato esteticamente perfetto tracciate i cerchi senza qualche bambina che vi sposti la torta mentre li state disegnando : )))

Lasciar riposare 12-24 ore prima di servire....ma questo non è stato il mio caso !!!!!! : )



* Tutto quello che conosco di Montersino lo devo a Gea di Coquinaria che ha messo qui i video di Alice Tv

giovedì 15 ottobre 2009

Ancora mele...in un fragile guscio





In autunno mia suocera mi manda grandi scorte di castagne, noci e mele...ed ecco allora spiegato il susseguirsi di dolci con le mele : )

Ho usato le ultime mele rimaste per questo strudel.

Sto imparando a maneggiare la pasta strudel fatta con la ricetta di Alan Bay che avevo usato qui ma questa volta ho aggiunto anche un po' di zucchero ed ho aumentato i cucchiai di olio.
Sovrapponendo tre strati spennellati di olio il guscio si "sfoglia" e diventa piacevolmente friabile.

E' difficile per me trovare la giusta consistenza dell'impasto .....umido ma non appiccicoso....ma intanto mi esercito ! : ))