venerdì 21 marzo 2008

Diario di viaggio










Sssshhhhhhhhhhhhh......Silenzio! :) Zucchero & Cannella sta leggendo.
E' un saggio, nonostante le risate.



Citando:

"Parenti serpenti"
E' un proverbio cinese.
Alcuni credono che sia toscano.
Ma non è vero.
E' cinese
Come tutto, del resto.
In origine era: "Parenti draghi"
Ma poi si è ridimensionato.
Chi si sposa qualcuno, si sa, si sposa la famiglia.
E' per questo che, se ci si vuole sposare, bisognerebbe prima vedere di conoscere la famiglia dell'altro.
Il che richiede almeno un mese.
Lo so che è tanto e che hai fretta.
Ma se non lo fai poi la paghi.
Magari scopri che è una famiglia di mafiosi (il che può avere i suoi vantaggi).
O di zingari itineranti (un pò meno).
O di peseguitati politici (per niente).
O di ricercati dell'Interpol (meno che meno).
Potrebbe essere la famiglia Addams.
Insomma, ti conviene conoscere prima la famiglia.
Specialmente la madre.
Il padre conta poco.
Ma la madre è tutto.
Lei, da vecchia, sarà come sua madre.
Anche fisicamente.
Mentalmente anche peggio.
Lui è già come sua madre.
Anche fisicamente.
Ma soprattutto mentalmente.
Lo ha plasmato lei.
Solo che lui cerca di nasconderlo.
La madre invece no.
Anzi, se ne vanta.


Giulio Cesare Giacobbe
Come fare un matrimonio felice che dura tutta la vita
Mondadori

sabato 8 marzo 2008

Giallo col cavolo



Il titolo di questo post dell'8 marzo non vuole essere provocatorio, ma parla della ricetta che partecipa all'iniziativa di Fiordisale e Zorba per una pietanza gialla per la Festa delle Donne.



Tortino di riso e cavolo

Ingredienti:

400 gr. di riso carnaroli
2 carote medie
1 piccola cipolla
1 zucchina
1 cavolo bianco (medio)
zafferano
olio extra vergine di oliva
sale
semi di papavero
pangrattato


Preparazione

Tagliare a rondelle la cipolla ed a listarelle le carote e la zucchina. Lasciar appassire in una pentola a fondo alto con un filo d'olio ed un pò di sale; aggiungere, poi, il cavolo tagliato fine ed un bicchiere d'acqua. Lasciar cuocere a fuoco tranquillo finchè il liquido di cottura sarà evaporato.

Cuocere il riso al dente in acqua salata con un pò di zafferano ed, una volta scolato, condirlo con due cucchiai di olio .

Oliare una teglia da forno, cospargerla con un pò di pangrattato e distribuirvi uno strato di riso, uno di verdure ed un altro di riso. Spolverizzare con pangrattato e semi di papavero ed infornare a 190 ° finchè la superficie non sarà leggermente croccante. Servire tiepido.


venerdì 7 marzo 2008

Le 6 cose che amo fare


Ringrazio @nn@ della Settimana Gastronomica per avermi passato un altro meme. Non avrei saputo dare una risposta immediata e così ci ho pensato un pò... ed ecco 6 tra le cose che amo fare.

Amo dormire a fianco di mia figlia
Amo guardare il vento che muove le foglie, gli alberi ed i panni stesi ad asciugare
Amo pensare che le persone non muoiono davvero
Amo leggere un romanzo tutto di un fiato in un solo giorno, rimanendo chiusa in casa
Amo sentire raccontare le storie della mia famiglia
Amo alzami presto la mattina ed andare presto a dormire la sera



Quelle nella foto sono le tortine di quando si ha voglia di una tazzina di caffè accompagnata da un cioccolatino e da un biscotto alla cannella.... e si mettono insieme tutte queste cose in un pirottino.




Tortine al caffè con cioccolatino e biscotto alla cannella anzichè no



Ingredienti per 24 tortine:

250 gr. di farina

200 gr. di zucchero

2 cucchiaini di caffè solubile

1 cucchiaino di cannella

150 gr. di yogurth greco

2 albumi (circa 65 gr.)

200 gr. di latte

150 di cioccolato fondente

100 gr di burro

1 bustina di lievito per dolci




Preparazione:

Sciogliere la cioccolata con il burro e far raffreddare. Unire la farina allo zucchero, al caffè ed alla cannella ed aggiungere lo yogurth ed il latte. Aggiungere la cioccolata ed il burro a temperatura ambiente e la bustina di lievito per dolci. Dopo aver mescolato bene, incorporare lentamente gli albumi montati a neve. Distribuire nei pirottini ed infornare a 180° per circa 20-30 minuti.

Lasciarle raffreddare completamente prima di assaggiare,altrimenti si sbriciolano tra le mani. Si possono conservare a lungo e rimangono sempre morbidissime